giovedì 2 febbraio 2012

Continenti alla deriva

Alfred Wegener. Foto originale, qui
Una cosa si può dire di Alfred Lothar Wegener: non ebbe una vita noiosa.

Laureato in fisica, con un dottorato in astronomia, si dedicò soprattutto alla meteorologia; stabilì il primato mondiale di volo con pallone aerostatico (52 ore consecutive di volo), fece tre spedizioni di studio in Groenlandia, la seconda fu la più lunga traversata a piedi della calotta polare, la terza fu quella in cui Wegener morì. Venne poi sepolto in mezzo ai ghiacci.

Tra una spedizione e l’altra, aveva formulato un’importante teoria. Proprio quest'anno ne possiamo festeggiare il centenario. Fu il 6 gennaio 1912, allo Senckenberg Museum di Francoforte, che Wegener presentò per la prima volta la sua teoria della "deriva dei continenti". L’idea era che i continenti si spostassero e che milioni di anni fa fossero tutti riuniti in un unico grande blocco (la Pangea).

Wegener portò una serie di prove indiziarie a sostegno della teoria, ma la comunità scientifica non la accettò: mancava una spiegazione convincente del meccanismo che causava lo spostamento dei continenti. Le prove sarebbero arrivate una cinquantina d’anni più tardi, quando le esplorazioni dei fondali oceanici portarono a nuove scoperte e, infine, alla teoria della tettonica a zolle.

Ora, ci sono due motivi per cui mi metto a riassumere tutto ciò. Il primo è che ne stiamo parlando proprio in questi giorni in terza B (se non siete della terza B, la cosa potrebbe non interessarvi granché, in effetti). Il secondo è che oggi ne sappiamo ancora di più: l’inizio di tutto fu causato da Scrat, lo scoiattolo del film “L’era glaciale”. Ecco le prove. 




Dopo questa rivelazione, torniamo alla terza B e a Wegener: martedì scorso avremmo dovuto vedere in classe un filmato sulla vita dello scienziato e sulla sua teoria. Non ci siamo riusciti ma chi volesse può guardarsene una parte significativa in questi due filmati.




2 commenti:

Anonimo ha detto...

"E'la cosa più fantastica che abbia mai visto, mamma!" :)

A presto.
Il piccolo Giacomo e la sua mamma Anna

Davide Bortolas ha detto...

Un saluto al piccolo!
(Più avanti magari bisognerà spiegargli che le cose non sono proprio come si vede nel cartone animato, però.)